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Verizon si arrende: cede Yahoo e AOL ad Apollo per 5 miliardi

Autore: Federico Migliore, M&A Senior Associate


Il 3 maggio ’21, Apollo Management, uno dei più noti fondi di private equity, ha annunciato l’acquisito da Verizon Communications della divisione Verizon Media, con tutti i suoi brand e attività, per 5 miliardi di dollari, di cui 4,25 miliardi in contanti e di 0,75 miliardi in interessi privilegiati.


Apollo Management L.P. è una società di investimento statunitense con sede a New York che opera nel campo di private equity, leveraged buyout e acquisti di titoli in sofferenza.

È interessante evidenziare che Verizon ha concluso l’accordo di vendita di Verizon Media in perdita. Infatti l’acquisto di questa unità di business, composta da AOL e Yahoo, era originariamente costato in totale 9 miliardi: 4,4 miliardi nel 2015 e 4,5 miliardi nel 2017, per AOL e Yahoo rispettivamente.

Originariamente, l’acquisto di queste due compagnie, unite sotto lo stesso nome “Oath” (successivamente cambiato a Verizon Media), doveva segnare l’ingresso di Verizon nel settore dell’online media come diretto concorrente di giganti quali Google e Facebook, imprese dominanti del settore da anni.

Inizialmente, le aspettative per il business erano alte, ma già dal 2018 erano venute a galla le prime problematiche. Il tutto è risultato in uno storno del valore di avviamento della divisione Verizon Media di oltre 4,6 miliardi di dollari. Verizon infatti affermò che a causa di una sempre maggiore concorrenza, ricavi e profitti erano risultati inferiori alle aspettative.

Verizon sperava di assicurarsi una sempre maggiore fetta del mercato della pubblicità online, che secondo stime del IAB (Interactive Adverising Bureau) poteva valere oltre 120 miliardi di dollari. Ciononostante, mentre Facebook e Google accrescevano la loro influenza nel mercato (raggiungendo un market share cumulato del 58%), Verizon Media man mano perdeva quota di mercato, passando al 3,3% nel 2018 (da 4,1% nell’anno precedente).

Nel frattempo, Amazon Advertising era entrato nel mercato della pubblicità, velocemente superando Verizon Media (allora ancora Oath) in termini di fatturato.

Cosa ha giustificato allora l’interesse da parte del Fondo per questa divisione di Verizon?

In primo luogo, l’azienda target rappresenta ancora un’ampia fonte di liquidità. Solo nei primi tre mesi del 2021 infatti, Verizon Media ha registrato oltre 1,9 miliardi di dollari in vendite, un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Inoltre, Reed Rayman, partner di Apollo, è convito che nel settore della pubblicità online ci sia ancora posto per altre società.

Le ragioni per l’acquisizione però non si concludono qui. Se le intenzioni di Apollo per AOL sono ancora incerte, la direzione che esso ha in serbo per Yahoo è più chiara e delineata.

“Crediamo nel grande potenziale di crescita di Yahoo e nelle macro correnti che stanno guidando la crescita del digitale, delle nuove forme di pubblicità e delle piattaforme online dedicate ai consumatori” ha affermato David Sambur, co-head della divisione private equity della ditta.

In particolare, Apollo punta ad incrementare il fatturato sugli oltre 900 milioni di utenti attivi ogni mesi tra le diverse piattaforme di Yahoo, muovendosi su due fronti: da una parte, rivedendo la precedente strategia di portafoglio di Yahoo, considerata da anni troppo ambiziosa e, dall’altra, trovando nuove fonti di reddito oltre a quelle legate alla pubblicità.

Tra le parti del business con maggiore potenziale, troviamo quella delle scommesse sportive, ove Yahoo ha già una forte presenza. Non devono sfuggire le possibili sinergie con le licenze che Apollo possiede su 200 giurisdizioni per operare nel settore. Infatti la ditta fece già dal 2008 acquisti miliardari in Harrah’s Entertainment, Gala Coral e Ladbrokes nel Regno Unito, nonché più recentemente il gruppo italiano di sports-betting, Gamenet.

Oltre al potenziamento dell’area delle scommesse, Apollo sembra essere interessata a sfruttare una delle piattaforme più famose di Yahoo: Yahoo Finance. Questa è infatti una delle principali fonti di informazioni per gli investitori retail di tutto il mondo e potrebbe essere un interessante punto di partenza per offrire diversi servizi finanziari per il grande pubblico. David Sambur ha infatti evidenziato il potenziale di tale mossa considerando il crescente interesse del grande pubblico nel mondo degli investimenti e della finanza personale.

Insomma, Apollo punta ad un’inversione di rotta dopo il relativo fallimento strategico di Verizon sui media, con un audace ma per loro consueto modus operandi di riutilizzazione creativa di attivi.


Fonte immagine: https://www.linkedin.com/company/yahoo-finance-australia-nz/?originalSubdomain=it

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