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Tiffany, LVMH e lo scontro per l’acquisizione

Pochi giorni fa, il gruppo francese del lusso ha cercato di abbandonare le trattative, sostenendo che la transazione inserirebbe la società nel mezzo di un conflitto commerciale e che le operazioni della società statunitense erano state gestite male. L'accusa ha portato Tiffany a presentare una causa presso un tribunale del Delaware, per obbligare LVMH a portare a termine i negoziati previsti. In prima battuta, LVMH ha chiesto il rinvio del processo di sei o sette mesi, contro la richiesta di Tiffany invece di accelerarlo. Il coinvolgimento del tribunale rappresenta la risposta di Tiffany ai tentennamenti del partner, dichiaratasi incapace di proseguire i negoziati per questioni di cattiva gestione da parte della leadership della stessa. LVMH ha ulteriormente aggiunto che il suo consiglio di amministrazione ha passato al vaglio l'attuale situazione economica di Tiffany, riscontrando che i risultati del primo semestre sono "molto deludenti e ben al di sotto dei dati relativi agli altri brand del gruppo LVMH". La holding francese intende infatti presentare domanda per avere ulteriore chiarezza in merito alla Commissione europea, nonostante abbia insistito sulla mancanza dei presupposti per la chiusura dell'accordo. LVMH si starebbe muovendo per ottenere le approvazioni normative necessarie mentre cerca dei modi per recedere dall'accordo. A differenza di quanto sostiene LVMH, Tiffany ritiene di aver adempiuto a tutti i suoi obblighi relativi all'accordo e sostiene che il gruppo francese stia cercando in tutti i modi di ritirarsi da una trattativa per spostarsi su ipotetiche alternative.


FONTE: mffashion.com


Autore: Giulia Stragiotti, Head di M&A

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