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Private Equity looks to the Charm

Autore: Davide Trapani, M&A Senior Associate


Se oltreoceano vi è un mercato azionario che ha battuto tutti i record e ha ampiamente recuperato dai minimi di Marzo, dall’altro lato abbiamo un mercato inglese e europeo che non hanno fatto altrettanto.

Stoxx 600, FTSE 100 e il FTSE 250 (gli ultimi 2 sono gli indici più rappresentativi dell’economia inglese), sono diminuiti negli ultimi 12 mesi, al contrario dello S&P 500. Guardando in particolar modo al Regno Unito, oltre al danno economico inflitto dai ripetuti lockdown, ha giocato negativamente sul mercato per gran parte dell'anno anche l’incertezza sulla Brexit.

In questo scenario si sta sviluppando una grande attività di ricerca di società britanniche da parte dei fondi di private equity, approfittando del chiaro momento di sottovalutazione da parte del mercato azionario di aziende che detengono un potenziale altissimo di valore.

"Questo è il momento per il private equity di svolgere il ruolo che dovrebbero svolgere, ovvero iniettare capitale a rendimenti interessanti quando sarà il momento giusto", ha affermato Lionel Assant, responsabile europeo del private equity di Blackstone. "Penso che sia un momento fantastico per farlo."

Il focus sulle società Britanniche da parte dei Private Equity rispetto ai peers Europei, anche essi in fase di sottovalutazione, è dato dal fatto che queste presentino un fascino che va oltre il mero sconto del mercato, infatti l’Inghilterra è vista come un luogo più facile per fare “going in private” delle società quotate rispetto a molti paesi europei, date le inferiori soglie di approvazione degli azionisti.

La Brexit ha inoltre determinato un deprezzamento della sterlina rispetto al dollaro US, che ad oggi rimane al di sotto del livello del 2016, ciò rappresenterebbe un ulteriore fattore di sconto ed un incentivo per gli investitori internazionali ad acquistare o prendere una partecipazione in società britanniche

Dopo un ritmo rallentato di acquisizioni all'inizio della crisi del Covid-19, l'industria ha circa $ 2,5 trilioni di cosiddetta dry powder, che è riuscita a raccogliere durante la pandemia, e che dovrà essere spesa, con una crescente attività nel primo semestre 2021.

Negli Stati Uniti il prezzo medio di acquisto per i buyouts ha raggiunto il record di 13 volte gli utili nei primi nove mesi del 2020, secondo i dati di Refinitiv LPC. Questa sopravvalutazione dei mercati statunitensi, mette gli investitori alla ricerca di opportunità che offrano valore e molte di queste società britanniche rappresenteranno obiettivi interessanti, per private equity, Spacs e altri acquirenti internazionali.

Per alcune società britanniche, colpite duramente dalla pandemia, potrebbe essere una migliore soluzione recuperare in ambiente private che nel mercato azionario, quest’ultimo fortemente influenzato da continui fenomeni di over e under reaction.

La catena di pub Marston's, il gruppo di servizi di jet privati ​​Signature Aviation e il fornitore di energia Aggreko sono tra le società quotate a Londra nel mirino delle società di acquisizione quest'anno. Marston's questo mese ha rifiutato un'offerta di 693 milioni di sterline dal gruppo di private equity Platinum Equity con sede a Beverly Hills, affermando che "sottovaluta significativamente" l'attività.

Blackstone e Global Infrastructure Partners hanno fatto un'offerta da 3,5 miliardi di sterline per Signature, insieme al gestore patrimoniale di Bill Gates Cascade Investment.


Fonte: Financial Times



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