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Possibili M&A del gruppo Iccrea? “Chi si somiglia si piglia”

Aggiornamento: 26 nov 2021

Autrice: VANESSA TOMASELLO, M&A associate e Content Creator.


Il Gruppo Bancario Cooperativo #Iccrea ha finalmente superato l’esame della #BCE, nonostante le complicazioni dovute al travagliato periodo pandemico. Infatti, ha riportato nel Comprehensive Assessment della Bce, comprensivo dell’#Asset Quality Review e dello stress test, un #indice #patrimoniale Cet 1 pari al 12,3% nello scenario base e al 5,7% nello scenario avverso, percentuali al di sopra dei livelli minimi di solvibilità richiesti in entrambi i casi.

#Mauro #Pastore, direttore generale, si è ritenuto molto soddisfatto del risultato raggiunto e fin dal momento dei risultati pubblicati dalla Bce -a luglio 2021- Icreea si è vista propositiva e ha affermato di stare lavorando a una quinta cartolarizzazione dei crediti deteriorati.

L’impegno del gruppo continua e adesso l’interesse è focalizzato sul piano industriale e sul consolidamento di governance e strategia. I principali obiettivi del gruppo sono: consentire alle bcc del gruppo di restare quelle banche di #territorio con cui le #pmi possono relazionarsi ogni giorno e mettere a disposizione di banche e clienti i servizi migliori.

Per quanto riguarda l’#m&a, Pastore è poco propenso all’intervento in operazioni che coinvolgono banche improntate in maniera diversa, mentre è più aperto a situazioni che prevedono integrazioni con banche di stampo simile al gruppo Iccrea.

Infatti, il gruppo bancario non ha nessun interesse per #Mps. Iccrea è fortemente improntato a perseguire gli obiettivi del piano industriale e risulterebbe complicato, anche solo ipotizzare, un coinvolgimento con una realtà così differente.

Mentre, per quanto riguarda un’eventuale integrazione con #CassaCentrale, il direttore generale sostiene che effettivamente i due gruppi hanno delle peculiarità in comune e la stessa attenzione per i territori in cui operano. Ad esempio, il core business di Cassa Centrale pone al centro le #banche #cooperative. Dunque, Pastore conclude che non sarebbe impossibile immaginare un percorso di aggregazione.

Cassa Centrale, come Iccrea, ha recentemente passato il”test” della Banca Centrale Europea con risultati che vedono un indice di patrimonio Cet1 ratio del 17,14% nello scenario base, significativamente maggiore rispetto alla soglia di attenzione fissata dalla Bce; e del 10,59% in quello avverso, sempre superiore rispetto alla soglia della Bce.

Ovviamente, le banche dall’imprinting quasi gemellare faranno le opportune valutazioni di fusione o acquisizione qualora nascesse un vero proprio interesse in tal senso e si terrà conto della volontà dei soci. Il modo in cui il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, così come fa anche Cassa Centrale, contrassegna la sua visione per quanto riguarda l’m&a è sicuramente ‘restrittivo’ per certi versi. Non si può, tuttavia, ignorare che le bcc hanno dei goal strategici singolari, per cui resta sensato puntare sugli obiettivi di crescita interna o al più a coinvolgimenti con banche che perseguono lo stesso tipo di propositi, in fin dei conti esiste da sempre il proverbio “chi si somiglia si piglia”.


Fonti: finanzareport.it, milanofinanza.it

Fonte foto: maxresdefault.jpg (1280×720) (ytimg.com)

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