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Nasce Aura Blockchain Consortium TOPIC: LUXURY
Autore: Antonio Manfredonia, Asset Management, Risk Senior Associate
Nasce “Aura Blockchain Consortium”, progetto che vede collaborare tre marchi che, di solito, sono rivali ma per questo progetto hanno deciso di allearsi, ossia Lvmh, Richemont e gruppo Prada. Prima di spiegare nel dettaglio l’obbiettivo di questo consorzio, dobbiamo dare una visione generale della tecnologia Blockchain. La traduzione dall’inglese della parola sta a significare “catena di blocchi”, ma questo è abbastanza riduttivo e non ci da un’idea chiara su come funziona. La tecnologia Blockchain si fonda sul fatto di essere immutabile, cioè qualsiasi blocco non può essere modificato ma serve il consenso di tanti operatori. Grazie a questo meccanismo, un certificato che attesti la proprietà di un bene non può essere intaccato da un malintenzionato. Un'altra caratteristica fondamentale è il fatto che si basa sulla fiducia reciproca e non necessiti di terze parti affidabili: di solito per effettuare una transazione c’erano le banche che facevano da intermediari, ma con l’avvento della Blockchain non è più necessario e quindi non c'è più bisogno di dover pagare le commissioni per i loro servizi.
A seguire il parere di un esperto sulla tecnologia Blockchain e sulla collaborazione tra le tre grandi maison del lusso:
“C’è più valore nel collaborare che nel competere – spiega Lorenzo Bertelli, head of marketing e head of Crs (corporate social responsibility) del gruppo Prada,– Una cosa non esclude l’altra: è chiaro che i marchi del gruppo Prada continueranno a competere con quelli di Lvmh e Richemont, ma sul fronte tecnologico e in particolare sull’utilizzo della tecnologia Blockchain nell’alta gamma unire le forze con la formula di un consorzio è il modo migliore di usare le energie creative e la visione del futuro che tutti abbiamo”.
I fondatori di questo consorzio hanno sviluppato insieme la piattaforma. Il sistema tecnologico è costituito da una “blockchain privata multi-nodale” ed è protetto dalla tecnologia Consen Sys e da Microsoft. Questo progetto darà la possibilità ai consumatori di tracciare la provenienza e l’autenticità dei beni di lusso.
Questa unione è nata per venire sempre più incontro non solo alle esigenze dei clienti ma anche alle società perché temi come la sostenibilità e l’autenticità sono all’ordine del giorno e grazie a questa tecnologia è possibile risalire a tutta la filiera e ai prodotti utilizzati. Oltretutto, può anche essere vista come un’arma per le maison per combattere la lotta continua contro la contraffazione. Il pensiero finale di Lorenzo Bertelli: «Aura non nasce per generare profitti: quelli che ci saranno, verranno reinvestiti nel progetto, perché per definizione ogni tecnologia va continuamente aggiornata e migliorata. Aura è una struttura flessibile, in grado di supportare aziende di varie dimensioni e di adattarsi alle esigenze dei singoli, non solo di maison grandi e strutturate». Grazie a questa tecnologia, tutte le aziende che decideranno di farvi parte potranno gestire i propri dati senza aver la paura di uno scambio di informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza, considerando che, come abbiamo spiegato all’inizio, le informazioni saranno memorizzate in modo da non essere modificate, manomesse o violate.
A questa iniziativa hanno aderito ancora poche maison, anche se un’altra grande come Kering sembra intenzionata a farci parte. Sicuramente siamo solo all’inizio, ma questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il comparto moda per sempre.
Voi cosa ne pensate, scriveteci nei commenti.
Fonte immagine: https://www.corrierecomunicazioni.it/brand/aura-blockchain-consortium/