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Leonardo compra Hensoldt, ma le sue azioni non volano

Autore: Andrea Romano, M&A Junior Associate


Sabato 24 Aprile, Leonardo (ex Finmeccanica) – società leader in Italia nel settore della Difesa – ha dichiarato di aver perfezionato l'acquisizione del 25,1% di Hensoldt, gruppo tedesco attivo nel settore dell’elettronica per la Difesa. Ad uscire è stato il fondo KKR che, per 606 milioni di euro, pari a 23 euro ad azione, ha ceduto il 25,1% della società che corrisponde al totale della sua partecipazione residua. Il fondo aveva avviato il processo di vendita della partecipazione nel dicembre 2020 quando ha ceduto un altro 25,1% a KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau – che è un veicolo per investimenti di enti pubblici tedeschi), per circa 464 milioni di euro.

Hensoldt è nata nel 2016 come spin-off di alcune BusinessUnit legate al mondo della Difesa di Airbus, conglomerato franco-tedesco attivo principalmente nell’aviazione civile e militare. Con un fatturato 2020 di 1,2 mld € e un portafoglio ordini di 3,5 mld €, la società è oggi leader in Germania nel campo dei sensori per applicazioni in ambito difesa e sicurezza, con un portafoglio in continua espansione nei settori di cybersecurity, gestione dei dati e robotica. Nel dicembre 2020, KKR, il fondo che deteneva le quote di maggioranza ha quotato la società a Francoforte ad un prezzo di 11 € ad azione.

Per concludere il deal, Leonardo ha dovuto battere la concorrenza composta da altri player del settore come Indra società spagnola e i conglomerati Thales e Saab, rispettivamente francesi e svedesi.

Il successo dell’operazione permette al gruppo italiano di potenziare la sua offerta di CyberSecurity e di assumere un ruolo di primo piano all’interno di un mercato caratterizzato da una forte crescita sia in Europa che nel mondo.

A livello di Governance, l’operazione permetterà a Leonardo di nominare due membri dell’OrganismodiVigilanza di Hensoldt.

Il CEO di Leonardo, Alessandro Profumo, ha affermato “Siamo entusiasti dell'investimento in Hensoldt come catalizzatore per la creazione di una collaborazione più stretta che rafforzerà ulteriormente le rispettive posizioni nel mercato dell'elettronica per la difesa previsto in crescita. […] Questo investimento riflette anche la visione di lungo periodo riguardo all'importanza di costruire una cooperazione nell’industria europea dell’aerospazio e difesa e la determinazione di Leonardo di avere un ruolo attivo nel suo sviluppo”


Il mercato dell'elettronica per la Difesa dovrebbe crescere in media del 6% circa nei prossimi anni, mentre il settore in generale dovrebbe salire a ritmi del 3% circa. Inoltre, il budget della Difesa tedesca, che vale 53 miliardi di euro nel 2021 (1,57% del PIL, ancora al di sotto dell'obiettivo Nato del 2,0%).

Nonostante l’annuncio dell’operazione di carattere strategico, Leonardo cede a Piazza Affari, chiudendo nella giornata di lunedì 26 aprile a 6,78 € per azione (-1,74%).

Il sentiment negativo in borsa può essere riconducibile a due fattori uno legato all’ operazione e l’altro legato ad altre decisioni aziendali

- Il consensus degli analisti è critico sul prezzo pagato per l’acquisizione della partecipazione

- Leonardo ha annunciato di voler rimandare l’IPO di DRS, controllata americana


In merito a questi fattori gli analisti hanno rivisto le loro strategie sui titoli:

IntesaSanpaolo ha corretto la raccomandazione su Leonardo riducendo il target price da 9,1 a 8,2 euro, in scia all’acquisizione del 25,1% Hensoldt e al recente rinvio della quotazione di DRS. Per gli analisti, sebbene ci sia una forte logica industriale e strategica dietro l’accordo, dato il premio del 47,6% sul prezzo attuale e il multiplo della transazione Ev/Ebitda implicito di 12,1 volte, l’ acquisizione è costosa e tiene eccessivamente conto delle potenziali prospettive di crescita di Hensoldt.


Banca Akros conferma invece il ratingbuy, ma taglia il prezzo obiettivo da 9,5 a 9,25 euro per azione. Gli analisti ricordano che Leonardo ha assicurato che "manterrà una solidastruttura del capitale anche attraverso cessioni e la quotazione della controllata americana DRS", che per il momento resta in standby. Il prezzo di chiusura di Hensoldt venerdì 23 aprile continua Akros, era di 15,6 euro, il che significa che Leonardo pagherà un premio del 47% circa per la sua quota (195 milioni di euro in termini assoluti) tenendo conto che il target medio degli analisti sulla società tedesca è attorno a 17,4 euro. L'accordo valuta Hensoldt 22 volte l'utile netto rettificato per il 2021 (109 milioni di euro).




Leonardo attraverso questa acquisizione esprime il suo desiderio di elevare il suo ruolo nel mercato europeo e globale della CyberSecurity e rafforzare la sua posizione come protagonista nel mercato della difesa.

Inoltre l’acquisizione di Hensoldt va a rafforzare le relazioni italo-tedesche non solo in ambito industriale, ma anche politico-istituzionale, infatti la vittoria sulla concorrenza francese segna una discontinuità al bipolarismo politico/economico/istituzionale europeo che aveva visto sino ad ora la Germania operare quasi esclusivamente a fianco della Francia, soprattutto nell’ambito strategico sul piano della politica industriale legata all’ aerospazio, l’Elettronica e la Difesa.


Ora spetta a Profumo convincere i suoi azionisti e il mercato del valore strategico industriale dell’operazione italo-tedesco per giustificare il 47% di premio sborsato per l’acquisto.




Fonte Reuters, Milano Finanza, Sole 24 Ore, Bebeez


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