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La strategia di investimento: Dollar Cost Averaging TOPIC: STRATEGY


Autore: Andrea Alippi, Asset Management, Strategy Junior Associate


Le strategie di investimento sono molteplici e diverse tra loro, spetta infatti ad ogni investitore scegliere quale sia la migliore per le proprie esigenze. Oggi parleremo di una strategia in particolare, denominata Dollar Cost Averaging (DCA).

A detta di molti questa strategia è tanto semplice quanto efficace, ma è realmente così?

Prima di tutto è necessario definire il significato generale di “strategia di investimento”, ossia un piano tramite il quale un soggetto investe tenendo conto di determinati parametri come:

a. Obiettivo dell’investimento

b. Periodo di investimento

c. Livello di rischio assunto

d. Quantità di capitale da investire

e. Scelta degli strumenti finanziari


La strategia Cost Averaging, letteralmente “media del costo del denaro”, è una strategia di lungo termine che consiste nell’investire, ad intervalli di tempo regolari, la stessa somma di denaro nello stesso strumento finanziario. Gli intervalli possono essere di diversa cadenza: mensili, trimestrali o semestrali. Per capire meglio ecco qui un esempio: Il soggetto A investirà quindi 200E al mese nello strumento X per 30 anni. Dato poi un certo rendimento medio annuo otterrà in futuro, al netto di costi e tasse, una certa somma di denaro. Se durante questo arco temporale il prezzo dello strumento diminuirà, l’investitore investirà comunque 200E solo che acquisterà più quote. Se invece il prezzo aumenterà, il soggetto acquisterà meno quote. L’obiettivo fondamentale è mediare il prezzo di acquisto, verso il basso, al fine di ridurre la volatilità e anche possibili perdite. Quindi, il Cost Averaging è estremamente efficiente nel primo caso quando le quotazioni scendono. La logica del Dollar Cost Averaging sta alla base del meccanismo dei piani di accumulo capitale (PAC) che permettono al risparmiatore di accedere all'investimento attraverso versamenti periodici di capitale, così che quest’ultimo cresca in modo graduale. Gli strumenti più adatti a tutto ciò sono gli ETF (exchange trade fund), ovvero fondi comuni d’investimento a gestione passiva che replicano l’andamento di un indice di riferimento (chiamato anche benchmark). Questi sono infatti strumenti a basso costo e consentono un’ottima diversificazione.


I vantaggi di questa strategia sono:

1. Tecnica adatta a tutti gli investitori retail (privati) anche se partono con piccole cifre

2. Non necessita di particolare attenzione, una volta avviato il processo di investimento

3. Elimina la componente psicologica ed emotiva dell’investitore

4. È caratterizzata da una diversificazione temporale dovuta agli intervalli temporali


Invece gli svantaggi sono:

1. Minore è l’intervallo, maggiore saranno i costi di acquisto

2. Penalizzazione di rendimento in casi di bull market (mercato rialzista)

Rispondendo alla domanda inziale la DCA non è perfetta, come si è visto ha degli svantaggi e non protegge l’investitore da ogni situazione di rischio. Però è una valida strategia per la maggior parte delle persone, soprattutto per i principianti che possono essere influenzati emotivamente, hanno piccole cifre e poco tempo a disposizione. Esiste tuttavia una sua variante, più efficiente, chiamata Value Averaging che tratteremo nel prossimo articolo.


Fonte immagine: sofi.com

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