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La pandemia non frena il Private Equity in Italia
Il private equity resiste all’emergenza Covid-19 e si dimostra non solo in ottima salute ma anche tra i comprarti più resilienti.
Dai dati contenuti nel 19mo report dell’Osservatorio Private Equity Monitor della Liuc Business School emerge infatti come la pandemia non abbia avuto un impatto significativo sul settore: i deal chiusi nei primi sei mesi del 2020 sono stati 93, dato in linea con il 2019 dove si registrarono 95 operazioni nello stesso periodo. Anche il profilo dei deal non ha subito grosse mutazioni rispetto all’anno precedente: il 75% delle operazioni di buyout ha riguardato imprese small-mid cap a gestione famigliare situate principalmente nel nord del Paese (77% sul totale delle operazioni concluse).
Considerando il profilo medio delle imprese oggetto di operazioni di acquisizione da parte dei fondi, il private equity si conferma come uno dei principali facilitatori in grado di fornire alle numerose eccellenze imprenditoriali presenti sul territorio italiano non solo risorse finanziare per fronteggiare il momento di crisi ma anche, grazie alla professionalità e l’esperienza dei gestori, competenze manageriali utili ad accelerare il processo di crescita e rafforzare la loro posizione sul mercato.
Fonte immagine: www.jonesday.com
Autore: Andrea Giudici, M&A Senior Associate