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La fusione tra “FCA” e “Groupe PSA” TOPIC:AUTOMOTIVE
1. Il programma iniziale
Tra i settori nei quali l’aggregazione risulta al momento una soluzione particolarmente attraente troviamo sicuramente il settore automotive. Le cause principali di questa rinnovata esigenza di aggregazione sono molteplici, ma possono essere ricondotte in primis al desiderio di unire le forze per far fronte ad ingenti investimenti e alla ricerca di importanti sinergie operative.
Gli ultimi 5 anni hanno rotto la continuità e la stabilità che aveva caratterizzato per decenni il settore, che è venuto nel giro di qualche anno a scontrarsi con una guerra commerciale, una pandemia e una difficile transizione verso la mobilità elettrica. Di fronte a tale contesto e ad una serie di prospettive future piuttosto fosche, il 17 dicembre 2019 FCA e Groupe PSA hanno dichiarato di voler unire le forze firmando un Combination Agreement.
Quello che si verrà a creare alla fine del processo di fusione è un vero e proprio gigante del settore, che prenderà il nome di Stellantis, quarto per volume di veicoli prodotti annualmente (8,7 milioni) e terzo per valore di ricavi aggregati (169 miliardi). Altri elementi quantitativi significativi per inquadrare il profilo di Stellantis sono:
· l’EBIT margin (senza tener conto delle sinergie) risulta pari al 6,6%, un valore di tutto rispetto per il settore automotive;
· la liquidità su cui potrà contare il gruppo ammonta a circa 42,2 miliardi di euro (sempre al netto delle sinergie e degli eventuali dividendi che saranno distribuiti). Tali risorse permetteranno all’impresa di investire di più e in modo maggiormente efficiente, nell’ottica di superare le sfide poste dalla mobilità sostenibile e da quella autonoma;
· la stima delle sinergie annue a regime è pari a 3,7 miliardi in gran parte legata (circa 80%) alla riduzione di costi di produzione e di costi di fornitura, ottenute senza chiusura di impianti e in misura pari all’80% già entro il quarto anno;
· è prevista inoltre la distribuzione da parte delle due società di un dividendo ordinario pari ad 1,1 miliardi ai rispettivi azionisti;
· il costo una tantum per raggiungere tali sinergie è pari a 2,8 miliardi di euro;
· il concambio è fissato a 1,742 azioni di Stellantis per ogni azione detenuta dagli azionisti di Groupe PSA e ad una azione di Stellantis per ogni azione detenuta dagli azionisti di FCA. Una serie di previsioni ulteriori mirano a garantire che le due società possano godere in eguale proporzione dei benefici risultanti dalla fusione. Le previsioni in questione sono tre: una distribuzione straordinaria di 5,5 miliardi verso gli azionisti di FCA, la distribuzione da parte di Groupe PSA ai propri azionisti della sua quota in Faurecia e dello scorporo con annessa distribuzione a beneficio dei futuri azionisti di Stellantis della partecipazione di FCA in Comau.
· Il board della nuova società sarà composto da 11 membri a maggioranza indipendente, di cui 5 eletti da FCA e 5 da Groupe PSA. Il CEO sarà Carlos Tavares e il presidente John Elkann.
Andando ad apprezzare invece gli aspetti di carattere qualitativo ciò che emerge è che la futura Stellantis avrà a disposizione un ampio e vario portafoglio di modelli in grado di coprire in modo robusto i principali segmenti del mercato. Ancora più significativa è la diversificata distribuzione geografica che permetterà a Stellantis di avere una presenza consolidata in Europa e al contempo guadagnare quella in Nord America e America Latina, grazie al portafoglio di FCA. In ultima analisi è opportuno considerare il forte supporto che viene fornito dagli azionisti di maggioranza verso il progetto e la comprovata esperienza del management nell’affrontare operazioni di aggregazione e ristrutturazione, quest’ultima circostanza garantisce una buona probabilità di riuscita dell’operazione.

Fig.1 Distribuzione geografica delle vendite. Fonte: Combination Agreement FCA – Groupe PSA

Fig.2 Portafoglio marchi di Stellantis. Fonte: Combination Agreement FCA – Groupe PSA
2. La successiva modifica
Tuttavia ciò che fa seguito a questo Combination Agreement è un periodo estremamente difficile per il settore Automotive, con chiusure temporanee di impianti e vendite che si ritiene caleranno del 20% su base annua. Dinanzi a tale contesto il tema fusione sembrava essere passato in secondo piano, fino a quando il 14/09/2020 una serie di dichiarazioni ufficiali hanno rinnovato l’impegno delle due società, prospettando anche una serie di modifiche rispetto al documento d’intesa siglato alla fine dell’anno precedente. Le principali modifiche introdotte riguardano 4 temi: il dividendo speciale verso FCA, la quota in Faurecia, un nuovo valore relativo alle sinergie annuali stimate e una conferma in merito a quello che dovrebbe essere il termine dell’operazione di fusione.
Andando con ordine si apprende che i due consigli di amministrazione hanno deliberato all’unanimità la riduzione del dividendo speciale di FCA da 5,5 miliardi a 2,9 miliardi per permettere cosi alla neonata Stellantis di avere una struttura finanziaria più solida per sopportare al meglio gli impatti della pandemia COVID-19 sul settore. La riduzione è in parte compensata dal fatto che PSA distribuirà il suo 46% di Faurecia a tutti gli azionisti di Stellantis. Tradotto in numeri ciò significa che gli azionisti di FCA ne riceveranno il 23%, alla valorizzazione di mercato del 14 settembre ciò si traduce in circa 1,35 miliardi. Viene inoltre introdotta una previsione, soggetta ad approvazione dei due consigli di amministrazione, che attribuisce la facoltà di distribuire 500 milioni pre-closing agli azionisti delle due società o in alternativa 1 miliardo ai futuri azionisti di Stellantis. In ogni caso affinché si possa procedere alla distribuzione risulterà fondamentale valutare le prospettive e gli andamenti che verranno registrati con riguardo al mercato e ai due singoli gruppi. Significativo risulta anche il tema legato alle sinergie liberate alla fusione, che originariamente stimate in 3,7 miliardi sono aumentate a 5 miliardi. Nel contempo sono aumentate anche le stime relative ai costi una tantum da sostenere per poter ottenere tali sinergie, passati infatti da 2,8 ad un massimo di 4 miliardi. Viene infine rinnovato l’impegno a completare l’aggregazione delle due società entro la fine del primo trimestre del 2021.
Fonti: Comunicazioni ufficiali delle sezioni “Investors” disponibili sui siti di FCA e Groupe PSA.
Autore: Cristiano Giovanatto, Asset Management, Research Senior Associate