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  • Immagine del redattoreUCFA

Internships in finanza ai tempi del Coronavirus

L’arrivo del Coronavirus in Italia ha senza dubbio cambiato la nostra routine quotidiana, obbligandoci a modificare tutte le abitudini comprese quelle lavorative. Secondo il Corriere della Sera1, prima della diffusione del virus solamente il 2% dei dipendenti italiani (circa 570mila) lavorava in smart working. Ben altre, invece, erano le percentuali relative a paesi Europei come il Regno Unito (20,2%), la Francia (16,6%) e la Germania (8,6%).

Prendendo in considerazione in particolare il settore finanziario, uno studio pubblicato da Hydrogen2mostra come nel 2020 l’81% dei lavoratori ricerchi la possibilità del lavoro agilenell’azienda in cui vorrebbe essere assunto. Ad ulteriore dimostrazione di quanto sia caldo questo tema nel settore, il 53% degli intervistati ha dichiarato di preferire un determinato numero di ore in smart workingpiuttosto che ricevere un aumento del 5% dello stipendio.

Con l’avvicinamento di giugno, mese in cui ogni anno cominciano i summer programmes, le maggiori istituzioni finanziarie3- tra cui JPMorgan Chase, Goldman Sachs, UBS e Citigroup - sono costrette a trovare una soluzione che permetta ugualmente il loro svolgimento in questo contesto di lockdown. Per ora la scelta che sembra riscuotere maggiori consensi appare quella di offrire internshipsvirtuali, eventualmente accorciati rispetto all’originaria pianificazione, che non precludano, però, un training adeguato ai laureati.


In quest’ottica Citi, multinazionale americana di banche di investimento, ha proposto con la collaborazione di InsideSherpa, azienda che opera nel settore dell’E-learning, un breve e gratuito percorso virtuale. L’Institutional Banking Virtual Internship Program non solooffre la possibilità ai partecipanti di ottenere una conoscenza su quali attività tipicamente svolge un analista finanziario presso gli uffici Citi, ma permette inoltre di mettersi in gioco svolgendo tasks fondamentali in ambito Finance. Il programma virtuale offerto da Citi, è suddiviso in due moduli: Markets e Investment Banking.

Il modulo Markets, in primo luogo, dà al partecipante una conoscenza base relativa agli strumenti finanziari con cui lavorerebbe un analista Citi, per poi richiedere nello specifico il completamento di due tasks in ottica di gestione di portafoglio:

  • valutazione della composizione di un portafoglio che traccia la performance di un indice ed eventuali consigli sui cambiamenti che possano renderlo adatto al profilo di rischio di investitori ultrasettantenni;

  • comunicazione tramite e-mail al Managing Director delle considerazioni fatte al punto precedente.

Il modulo Investment Banking, invece, dopo aver introdotto il candidato alle funzioni principali dell’ufficio, richiede il completamento di tre tasks in ottica M&A:

  • valutazione dell’andamento del settore dell’azienda target nell’acquisizione, analisi del suo business model e menzione dei vantaggi e svantaggi che tale operazione porterebbe al buyer;

  • valutazione dell’azienda target utilizzando il metodo dei comparablese delle transazioni precedenticon il conseguente calcolo dei prezzi di acquisto consigliato;

  • valutazione dell’azienda target utilizzando il metodo del Discounted Cash Flow(DCF) e conseguente comparazione del prezzo consigliato ottenuto con quelli ottenuti nel punto precedente.

Una volta terminato il percorso, il candidato riceverà il certificato ufficiale di conseguimento dell’internship, decisamente utile per rafforzare il proprio curriculum. Inoltre, completando tutte le tasks, lo studente potrà confrontare il suo lavoro con quello che un vero analista Citi avrebbe prodotto, cogliendo di conseguenza la qualità della prestazione che una multinazionale in ambito finanziario richiede ai suoi dipendenti.

Segnaliamo inoltre che Citi non è l’unica azienda che sta offrendo tale servizio, infatti sempre in collaborazione con InsideSherpa troviamo tra le tante proposte:

  • Boston Consulting Group (BCG), che offre virtual internshipsin consulenza strategica, trasformazione digitale e design;

  • Future Impact, che propone un percorso in ambito investment management;

  • JPMorgan Chase, che presenta un’esperienza digitale in software engineering;

  • Latham&Watkins, che permette di svolgere tasks in ambito M&A.

In conclusione, sebbene l’esperienza e la conoscenza che si conseguono grazie a questi programmi non siano paragonabili a quelle di un classico periodo di stage svolto fisicamente in sede, è indubbio che investire il tempo sulla propria formazione sia sempre la scelta migliore. Tali iniziative, soprattutto durante questo lungo periodo di quarantena forzata, permettono infatti di rendere produttive le lunghe ore che gli studenti trascorrono bloccati a casa.



(1) https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/coronavirus-smartworking-connessione-oltre-11-milioni-italiani-senza/deb45d24-66e8-11ea-a26c-9a66211caeee-va.shtml

(2)https://www.hydrogengroup.com/flexible-working-report/

(3)https://www.ft.com/content/0c66386e-c8b7-49da-b210-0243ab09c04d

FOTO COPERTINA:http://www.letsintern.com/blog/virtual-internships-work-from-home-and-get-up-to-rs-20000/



Autore: Danilo Bianchi, M&A Junior Associate

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