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Impossible Foods si prepara a quotarsi in borsa
Autore: Irene Bortolozzo, M&A Senior Associate
Il public listing potrebbe avvenire nei prossimi 12 mesi attraverso un’IPO o una fusione con una SPAC che porterebbe ad un processo più rapido e permetterebbe all’azienda di godere dell’hype del momento per reperire le risorse finanziarie necessarie alla chiusura dell’operazione.
La quotazione attraverso una SPAC potrebbe valutare l’azienda circa 10 miliardi di dollari, il 150% in più rispetto alla valutazione di 4 miliardi assegnatagli nel 2020 dopo il versamento di 500 milioni da parte degli investitori, anche se diluirebbe il prezzo dell’azione più di una quotazione diretta.
Il potenziale di crescita dell’azienda sostenuto dalla crescente domanda da parte dei consumatori sempre più sensibili alle tematiche ambientali e alla ricerca di alternative ai prodotti di carne, grazie alla pandemia ha avuto un ulteriore impulso. Se infatti nel 2019 Impossible Burger veniva venduto in 150 negozi, ad aprile 2021 i punti vendita sono arrivati a più di 20.000.
Secondo il Good Food Institute infatti, nel 2020 le vendite al dettaglio di prodotti a base di piante hanno raggiunto i 7 miliardi di dollari (un aumento del 27% YoY) e la vendita di carne #plant-based è aumentata del 75% dal 2019 al 2020.
Nello stesso anno i ricavi di Impossible Foods raggiungevano 1,4 miliardi di dollari, e con un fatturato in aumento di circa otto volte rispetto al 2018 rappresentano il 2,7% delle vendite al dettaglio di carne confezionata (PBFA). Obiettivo dell’azienda per il 2021 è ridurre il prezzo di distribuzione, già ridotto di oltre il 20%, al fine di rendere il prezzo dei prodotti ancora più competitivo nel tentativo di portarli a costare come quelli di carne animale. La #performance finanziaria dello scorso anno e il settore in rapida crescita giustificherebbero quindi la quotazione dell’azienda. Secondo i consulenti di Kearney infatti, la quota di #carne convenzionale nel mercato globale diminuirà al 40% entro il 2040, a tutto vantaggio dei sostituti di carne, ça va sans dire.
Dopo l’exploit della quotazione del rivale Beyond Meat Inc. il cui prezzo è attualmente salito del 400% dal valore di 25 dollari dell’#IPO di maggio 2019, questa potrebbe essere la conferma di quanto il mondo della finanza sia sempre più attento a tematiche come l’innovazione e la #sostenibilità.
Il nuovo fondo Rize Sustainable Future of Food Ucits Etf (Food) composto da 44 titoli tra cui anche BYND, permette di investire nel #sustainable food con un prezzo Etf di 0,45% annuo, e anche la piattaforma Eat Beyond Global Investment fund, attiva in USA Canada e Germania, costituisce una soluzione per l’investitore interessato al mercato delle proteine alternative. Se Impossible Foods decidesse di diventare pubblica, il megatrend del plant-based food quotato in #borsa potrebbe diventare ancora più interessante considerando che anche il leader del plant-based milk, Oatley e delle uova a base vegetale, Eat Just stanno preparando la quotazione.
Fonte: Reuters, Il Sole 24 Ore, Milano Finanza