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IL FINTECH E LE SUE FORME

Giulia Marangelli, Content Creator.


Il #fintech è un fenomeno che si è formato e si sta costantemente evolvendo all’interno dei servizi finanziari per migliorarli grazie alle nuove tecnologie messe a disposizione dall’ #ICT e da #internet.

I servizi che offre sono prevalentemente gli stessi di quelli della #finanza tradizionale, si pensi alle app bancarie, trasferimenti di denaro peer to peer, crowdfunding online, social lending, prestiti tra privati tramite internet, interazioni con i chat bot, mobile payment, pagamenti da smartphone, prelievi cardless.

Un tratto fondamentale e anche di svolta, però, è sicuramente stata la creazione e gestione di valute elettroniche (es. #Bitcoin) a tutta la rete blockchain, elemento favorevole per la nascita di nuovi modelli di business

Per gli elementi innovativi che la contraddistinguono, è sicuramente una branca della finanza in forte crescita, che conta più di 1500 startup in tutto il mondo (si pensi a #Satispay, #Soisy, #SplittyPay et similia).

Nell’ultimo decennio il valore di capitalizzazione di mercato complessivo del #fintech è salito dal 3% nel 2010, in un sistema finanziario provato dall’allora recente crisi, al 38% attuale, secondo quanto riporta il #CFTE (Centre for Finance, Technology and Enterpeneurship) nell’ultima edizione del #TheFintechJobReport. Alcuni numeri a sostegno di ciò sono: i 300k addetti a livello globale, un fatturato globale di 143 miliardi nel 2021 e, nello stesso anno, una raccolta di #investimenti pari a 121,5 miliardi, ma anche un bacino di utenza che copre quasi tutta la popolazione mondiale.

Le società operanti nel #fintech sono di tre tipologie:

  • le #Challengerbank, startup nate in competizione con le banche (#Monzo, #Sterling, #N26) che, per raggiungere i propri obiettivi non contemplano l’opzione di collaborare con le banche;

  • Concorrenti adiacenti, che costruiscono servizi alternativi e spesso più efficienti di quelli delle banche;

  • Le #enablers, supportano la banca creando servizi per essa, dalle analytics, al supporto del risk Management, oboarding digitale. Le banche sono loro clienti e non partner.

Solitamente le partnership tra società fintech e le #banche si realizzano proficuamente nel caso dei ‘’competitori adiacenti’’, quindi nella seconda categoria su citata. In particolare, quando la banca ha la capacità, usando il fintech, di andare rapidamente sul mercato con un prodotto nuovo.

Un esempio recente è il caso di #Sparkasse, una delle più importanti Casse di Risparmio indipendenti in Italia e #Workinvoice, importante nello scambio di crediti commerciali, che si sono alleate con l’obiettivo di fornire alle imprese servizi finanziari innovativi per ottimizzare la gestione del capitale circolante.


Fonti Articolo:

  • milanofinanza.it;

  • wallstreetitalia.com;

  • economyup.it

Fonte immagine:

  • key4biz.it


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