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Il denaro come patto di fiducia: il Microcredito
Il denaro e il suo utilizzo possono essere considerati un fenomeno di tipo relazionale perché il loro utilizzo è fondato su un patto di fiducia ovvero a fronte di un oggetto privo di valore intrinseco (banconote) vengono corrisposti oggetti che hanno un valore reale. Questo meccanismo permette di creare una rete di fiducia controllata dalle banche e dalle varie istituzioni che si fanno garanti del valore astratto del denaro.
Quando si parla di denaro relazionale non si può prescindere da fare riferimento al fenomeno del micro-credito di Muhammad Yunus (Premio Nobel per la pace 2006) fondatore della Grameen Bank conosciuta anche come “banca dei poveri”. Essa nasce più di quarant’anni fa, precisamente nel 1974, in Bangladesh per garantire ai cittadini l’accesso al credito, attraverso la concessione di micro-prestiti senza la richiesta di garanzie collaterali. Oggi la banca dei poveri ha oltre 2.500 filiali, Grameen Bank ad oggi è presente in 81.393 villaggi del Bangladesh e serve più di 8,8 milioni di clienti.
Ma cosa si intende per micro-credito? La commissione europea distingue tra:
· Micro-credito sociale: in questo caso si fa riferimento a piccoli prestiti concessi a persone singole o famiglie in difficoltà economica, per sostenerle e per responsabilizzarle alla restituzione del prestito
· Micro-credito di impresa: che mira a garantire il diritto all’iniziativa economica, in questo caso si va a creare un circolo virtuoso per cui gli imprenditori diventano progressivamente in grado di generare reddito e quindi di svincolarsi dal sostegno esterno. I beneficiari non devono fornire garanzie tangibili ma dimostrare che la loro idea imprenditoriale è valida e affidabile.
La Grameen Bank ha concesso crediti per un volume complessivo di 19,9 miliardi con un tasso di restituzione più alto rispetto a quello delle banche convenzionali, in quanto il 99% di capitale dato in prestito nei micro-crediti viene restituito. Questo fenomeno è riconducibile al concetto di fiducia. La fiducia è un senso di affidamento e di sicurezza che viene dalla stima fondata su qualcosa o qualcuno, in questo caso avviene in maniera reciproca da parte dell’erogatore del prestito e del cliente. Essa comprende il poter contare sull’altro risultando così un collante sociale. Allo stesso tempo dando fiducia ci esponiamo al rischio dal momento in cui ci troviamo in una situazione intermedia tra la completa conoscenza e la completa ignoranza. Questo è quello che avviene di fatto nei micro-prestiti, dal momento in cui l’istituto che li concede ha poche garanzie che il credito venga poi restituito e queste poche garanzie sono totalmente basate sulla fiducia verso il cliente e non su beni concreti.
Autore: Chiara Varano, Senior Associate HR&Communication