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IFRS 17 e la value relevance degli indicatori di solidità finanziaria

Autore: Simone Nosotti, Content Creator.



Il 1° gennaio 2023 entrerà in vigore il nuovo principio contabile #IFRS 17 con il quale verrà riformata la contabilizzazione dei contratti assicurativi. Verrà accantonato il precedente principio contabile #IFRS 4 con il quale le compagnie assicurative hanno una maggiore discrezionalità nella registrazione dei contratti.

Con la nuova normativa le aspettative sono quelle di:

- fornire informazioni aggiornate sulle performance e i rischi associati ai contratti in essere;

- incrementare la trasparenza dei documenti contabili e facilitare una migliore comparabilità dei valori contabili;

- introdurre metodologie di valutazione basate sul fair value.


Emergono delle evidenti similitudini con la normativa europea #Solvency II, la principale: la valutazione secondo il principio del fair value dei contratti assicurativi, sicuramente una rivoluzione positiva rispetto a IFRS 4, che, al contrario, non imponeva un continuo aggiornamento delle stime sulla base di nuove informazioni relative a fattori di sconto e ai rischi di sottoscrizione. Sono proprio le differenze con Solvency II che fanno emergere alcune incertezze sulla sua futura applicazione. Nonostante Solvency II, come IFRS 17, sia una normativa principle-based, la prima ad oggi è sicuramente più prescrittiva e meno arbitraria della seconda, perciò, la maggior preoccupazione riscontrata è quella di pervenire a diversi metodi di valutazione che renderanno difficile il confronto tra le diverse compagnie.

IFRS 17 affiancherà Solvency II in un momento in cui è stato recentemente mostrato come le nuove metriche di solidità finanziaria (in particolare il solvency ratio) siano insieme alla redditività della compagnia, i principali driver della crescita azionaria delle compagnie assicurative europee. In un’indagine condotta dalla facoltà di Scienze bancarie, finanziare e assicurative (Università Cattolica) con il Centro di Ricerca per la Formazione in Campo Finanziario (Università Cattolica) e in partnership con Milliman, si è giunti a queste conclusi analizzando i dati contabili e di solidità finanziaria (solvency ratio in particolare) di 50 compagnie europee nel periodo 2013-2019.

Nei grafici sottostanti si trova una conferma su quanto detto precedentemente, il gruppo caratterizzato da un maggior equilibrio tra redditività e solidità finanziaria #Allianz è quello con la performance azionaria più convincente. Al contrario, #Aviva sembra proprio penalizzato rispetto ai competitors proprio perché non riporta un solvency ratio in linea con le altre compagnie.

In un contesto dove, sulla base delle ricerche citate, sembra che il mercato abbia colto e apprezzi la comparabilità degli elementi contabili introdotta da Solvency II, rimangono alcune perplessità sull’introduzione dei nuovi principi contabili internazionali. È un tema come detto, che non coinvolge esclusivamente assicuratori e riassicuratori ma che coinvolge inevitabilmente anche il mercato in cerca di una disclosure chiara e confrontabile, fondamentale per una corretta allocazione delle risorse.

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