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eToro, la pandemia e l’accelerazione del trading digitale

Autore: Matteo Buonomo, M&A Senior Associate


eToro si prepara a quotarsi in borsa. La piattaforma leader mondiale di social trading e brokeraggio multi-asset si predispone all’IPO sull’indice tech Nasdaq con il simbolo FTVC, dopo aver annunciato la firma dell’accordo di aggregazione aziendale con FinTech Acquisition Corp V, il veicolo di acquisizione per scopi speciali (SPAC) di Betsy Cohen.

L’operazione approvata all’unanimità dalle assemblee delle due società porterà in Borsa eToro con una capitalizzazione di circa 10,4 miliardi di dollari, sulla base di un enterprise attuale della società di circa 9,6 miliardi.

eToro incasserà infatti i 250 milioni di dollari di capitale che arriveranno dalla Spac più altri 650 milioni di dollari derivanti da un PIPE che sarà sottoscritto contestualmente alla business combination da una serie di investitori, tra i quali ION Investment Group, Softbank Vision Fund 2, Third Point, Fidelity Management & Research Company e Wellington Management.

La società avrà 800 milioni di dollari liquidi per sostenere la crescita futura. Gli attuali azionisti di eToro, compresi gli investitori e i dipendenti dell'azienda, rimarranno i principali investitori della società aggregata, con una quota pari al 91% del gruppo a seguito dell'aggregazione, sempre che non ci siano riscatti da parte degli azionisti FinTech V.

Goldman Sachs & Co. LLC funge da consulente finanziario di eToro, mentre Citi sta svolgendo il medesimo ruolo per FinTech V in relazione all’aggregazione aziendale.


La pandemia e l’accelerazione del trading digitale

Le conseguenze della pandemia di nuovo coronavirus hanno accelerato l'adozione del digitale. Un maggiore utilizzo della tecnologia per lavorare, giocare e rimanere in contatto con il mondo ha dato vita a nuove abitudini digitali.

Anche il mondo dei mercati e del trading finanziario hanno fatto un grande balzo in questa direzione: un po’ per convinzione e un po’ per forza, gli investitori in quarantena hanno fortemente aumentato il volume delle transazioni e delle registrazioni alle piattaforme di investimento online.

eToro, fondata a Tel Aviv nel 2006, con sedi legali a Cipro, Israele, Regno Unito, Stati Uniti ed Australia, è un social network per investimenti con oltre 20 milioni di utenti registrati da più di 100 Paesi, con una social community in rapida espansione in linea con i trend di crescita delle piattaforme di investimento digitale.

Il mercato aveva già accolto positivamente la strategia di eToro di eliminare le commissioni sul mercato azionario, politica introdotta solo per gli utenti europei a maggio 2019, che ha portato a una crescita di tre volte tanto il trading azionario nei primi mesi del 2020. La pandemia ha dato un’ulteriore spinta a questo trend e alla popolarità di eToro che, numeri alla mano, ha visto un aumento globale del numero di posizioni aperte nel periodo 1° gennaio-14 aprile 2020 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Guardando al Vecchio Continente, vediamo che uno dei Paesi con forte crescita è stato proprio l’Italia, che da sola, con il suo 247%, supera il dato medio dell’area Nord Europa, che registra un aumento del numero di transazioni pari al 214%. Sul secondo gradino del podio europeo troviamo la Spagna (+ 217%) e, più in basso, la Germania (+ 189%).

Trend positivo che continua anche nel 2021: solo nello scorso mese di gennaio sono stati più di 1,2 milioni i nuovi utenti registrati e boom di transazioni, con 75 milioni di scambi eseguiti su piattaforma su azioni, ETF, materie prime, forex e criptovalute, contro gli 8 milioni di scambi medi del gennaio 2019.

Tra i diversi asset su cui investire, eToro è una delle prime piattaforme regolamentate ad offrire criptovalute, consentendo agli utenti di fare trading in autonomia e in maniera diretta, con un semplice clic e senza costi aggiuntivi.


Fonti: Ninja marketing, BeBeez

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