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Eni: una nuova politica dei dividendi TOPIC: OIL&GAS
A fronte dell’analisi dei risultati del primo semestre di Eni , che hanno indubbiamente risentito dell’aumento della volatilità del prezzo del petrolio e della drastica riduzione della domanda di questo durante il lockdown, la società petrolifera italiana ha ritenuto opportuno apportare delle modifiche alla sua politica dei dividendi.
Nello specifico, è stato il secondo trimestre del 2020, in concomitanza col dilagare del Covid19, ad essere quello con risultati più drastici, col conseguimento di un utile operativo adjusted negativo per 650 milioni di euro e una perdita netta adjusted di 930 milioni, un peggioramento notevole rispetto agli stessi risultati conseguiti nello stesso trimestre del 2019.
Inoltre, l’indebitamento netto di 19,97 miliardi di euro registrato a fine giugno 2020, in contrasto con i 17,12 di inizio anno, sommato ad una contrazione del 64% della generazione di cassa operativa rispetto alla prima metà del 2019 e ad una riduzione degli investimenti netti, hanno portato a credere che una modifica nella modalità di remunerazione degli azionisti dovesse essere apportata.
La pubblicazione di tali risultati, nello scorso 30 luglio, oltretutto, ha anche causato un’ulteriore scivolone per la società petrolifera, rappresentato da una riduzione del 7,04% del prezzo dei titoli azionari, portandolo a 7,818 euro, simboleggiando una causa importante alla chiusura del FTSEMib con una riduzione della quotazione del 3% in quello stesso giorno.
La nuova politica di remunerazione, valida per la sottoscrizione di contratti con prezzi Brent annui uguali o superiori a 45 dollari al barile, prevede un dividendo annuo composto da un valore base fissato a 0,36 euro per azione (nello scorso esercizio l’importo pagato, tra acconto e saldo, era pari a 0,86 per azione) e una componente variabile crescente all’aumentare della quotazione del Brent.
Dal 2021 in poi, invece, il dividendo base (parte fissa) sarà pagato per metà come acconto e per metà come saldo, mentre la componente variabile crescente sarà integralmente pagata insieme all’acconto nell’anno in cui si dovessero realizzare le condizioni per la sua distribuzione, anche se anticipate rispetto a quanto previsto dallo scenario.
Stando alle previsioni che Eni fa dell’andamento del Brent e, senza assumere alcun incremento del valore del dividendo base, la nuova politica di remunerazione comporterebbe la distribuzione di un dividendo, a partire dai mesi restanti del 2020 fino a 2023, dei seguenti valori: 0,55 euro; 0,47 euro; 0,56 euro; 0,70 euro per azione.
In un’ottica a breve termine, in seguito a questo cambiamento, si stima di avere un’ottimizzazione degli investimenti per 2,6 miliardi di euro, rispetto ai 2,3 già annunciati.
In un’ottica a lungo termine, invece, rilevanti sarebbero i vantaggi che si avrebbero sul profilo della produzione arrivando a produrre circa 2 milioni di barili al giorno nel 2023, con un picco di circa 2,05-2,10 milioni di barili al giorno nel 2025.
Sono state svariate, invece, le reazioni che le altre società petrolifere hanno avuto al momento critico che la pandemia ha simboleggiato per l’ Oil&Gas:
- BP non solo ha dimezzato il suo dividendo e ha contabilizzato miliardi di dollari di svalutazioni, ma ha anche annunciato un cambiamento strategico per tagliare la sua produzione di petrolio del 40% e decuplicare gli investimenti in energia a basse emissioni di carbonio entro un decennio;
- Total ha mantenuto il dividendo, diventando l’unica major europea a non aver fatto ricorso a tagli quest’anno;
- ExxonMobil ha mantenuto il dividendo, non avendo registrato nessuna grossa svalutazione del titolo azionario nell’ultimo trimestre;
- Shell ed Equinor hanno tagliato i dividendi già ad inizio maggio, nonostante, specialmente la prima, avesse utilizzato molto le strategie di trading petrolifero con l’intenzione di attutire gli effetti del crollo del prezzo del petrolio verificatosi ad aprile.
Fonti: Il Sole 24 Ore, Start Magazine
Fonte immagine: ilfattoquotidiano.it
Autore: Giulia Marangelli, Asset Management, Director of Rebalancing Desk and Business Development Manager