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“Coca-Cola plastic free?” TOPIC:FOOD&BEVERAGE



In un mondo sempre più interessato alle questioni di carattere ambientale e all’inquinamento da imballaggi di plastica le imprese stanno cercando di ridurre il consumo di tale bene soprattutto attraverso riciclaggio e creazione di nuove mescole per la realizzazione dei propri imballaggi.

Un’eccezione arriva da Coca-Cola e da altri produttori di bevande che hanno ripetutamente fallito nel raggiungimento dei propri obiettivi in ​​materia di riciclaggio e utilizzo di plastica riciclata, mettendo in dubbio gli impegni dell'industria a ridurre l'uso di plastica vergine prodotta direttamente da combustibili fossili entro il 2025.

Coca-Cola è uno dei peggiori trasgressori tra i gruppi di beni di consumo per aver mancato i propri obiettivi.

Nel 1990, la più grande azienda di bevande al mondo si è impegnata a produrre le sue bottiglie con un contenuto riciclato del 25% entro il 2015, ma ha raggiunto solo il 10% nei tre decenni successivi, nonostante abbia fissato diverse nuove versioni dell'obiettivo.

Lungo la strada, l'azienda che produce anche Fanta, Sprite e Schweppes, non è riuscita a raggiungere altri obiettivi, incluso il riciclaggio della metà delle bottiglie che utilizzava entro il 2010. Anche altri produttori di bevande, che sono tra i maggiori inquinatori di plastica al mondo, non vi sono riusciti: PepsiCo non è stata in grado di raggiungere l'obiettivo di aumentare il tasso di riciclaggio complessivo dei contenitori per bevande negli Stati Uniti al 50% entro il 2018, mentre la divisione idrica nordamericana di Nestlé non è riuscita a raddoppiare il riciclaggio delle bottiglie di polietilene tereftalato (PET) al 60% entro il 2018.

La causa principale degli obiettivi mancati è stata, a detta di esperti, il costo, soprattutto ora che i bassi prezzi del petrolio hanno ridotto il prezzo della plastica "vergine", infatti, “è più economico donare milioni a organizzazioni che affermano di risolvere i problemi di inquinamento da plastica piuttosto che investire davvero in esso” (Nusa Urbancic, direttrice delle campagne presso la Changing Markets Foundation). Le aziende citate, hanno assunto nuovi impegni nell'ambito del 2018 New Plastics Economy Global Commitment, per quanto riguarda l'inquinamento e le emissioni di carbonio causate dalla plastica.

Molti di questi riguardano l'aumento del contenuto riciclato negli imballaggi entro il 2025.

Coca-Cola, che produce 3 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica all'anno o 200.000 bottiglie al minuto, si è detta fiduciosa di raggiungere i suoi ultimi obiettivi.

La prima bottiglia contenente plastica riciclata (rPET) è stata lanciata da Coca-Cola nel 1991 con l’obiettivo globale di raggiungere il 25% di rPET in tutte le bottiglie di plastica che non è mai stato raggiunto. Nelle ultime settimane, però, ha annunciato di utilizzare PET riciclato al 100% in Norvegia e Paesi Bassi, due paesi in cui sono in atto sistemi di restituzione dei depositi.

Le aziende di beni di consumo hanno una storia di mancato raggiungimento di obiettivi volontari pubblicizzati come uno strumento chiave per ridurre il loro impatto ambientale.


Autore: Matteo Semprini, Asset Management, Fund Manager

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