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Borsa Italiana - Euronext

Autore: Riccardo Ciuffreda, M&A Junior Associate


In queste ore il governo italiano sta valutando le condizioni del passaggio del controllo di Borsa Italiana, dopo che è stata ceduta dal London Stock Exchange al gruppo Euronext per 4,325 miliardi di euro, operazione condotta in pool da Cdp e Intesa Sanpaolo. Euronext nasce nel 2000 dalle fusioni delle borse di Amsterdam, Bruxelles, Parigi ed è il più grande mercato finanziario in Europa con oltre 1500 titoli e una capitalizzazione di €6104B.

Il 9 ottobre 2020, Cassa Depositi e Prestiti ha dato il via libera a CDP Equity di firmare un accordo vincolante con Euronext che consentirà l’ingresso di Cdp in Euronext con una quota del 7,3% del capitale azionario e la conseguente acquisizione di Borsa Italiana. Euronext raggiungerà una maggiore diversificazione delle attività con nuove capacità di negoziazione e compensazione del reddito fisso, nonché il consolidamento delle attività dei CSD (Central Securities Depository). L’operazione prevede che con l'aggiunta di MTS, l’intero gruppo gestirà la principale piattaforma di negoziazione dei titoli di Stato europei che copre l'intera gamma dei prodotti a reddito fisso. Inoltre la Cassa di Compensazione e Garanzia (CC&G) assumerà il ruolo di clearing house di tutto il gruppo Euronext e sarà un pilastro chiave della strategia futura dei servizi post-trade mentre il Monte Titoli diventerà il più grande CSD del gruppo. L’accordo porterà Piazza Affari all’interno di un gruppo paneuropeo, nel quale l’Italia rappresenterà il mercato più rilevante (circa il 30% dei ricavi), assumendo così un ruolo di riferimento a livello continentale. L’operazione contribuirà a rendere Borsa Italiana un mercato di capitali più competitivo, con benefici per il finanziamento delle imprese in quanto aumenterà la liquidità del mercato dei capitali italiano e la visibilità degli emittenti italiani.

Tuttavia, oggi emergono dubbi sull’effettivo ruolo italiano. Infatti, secondo quanto riportato da MilanoFinanza e Bloomberg, esiste il timore che l’acquisizione sia sbilanciata dal lato francese e che le attività principali vengano accentrate a Parigi. La guida del gruppo rimane nelle mani dell’ad francese Stephanè Boujnah, il quale sta inserendo in ruoli chiave diversi manager che hanno lavorato per l’Eliseo. Mentre il governo sta discutendo le mozioni del M5S e FdI attinenti alle misure per la difesa delle infrastrutture strategiche, tra le quali si ipotizza anche l’applicazione del “Golden Power”, il commissario Consob, Paolo Ciocca, ha dichiarato che l’aggregazione di Borsa italiana dentro Euronext deve vedere la piazza milanese al centro di questa evoluzione competitiva, con una forte riconoscibilità sia del ruolo sia negli investimenti futuri. Si attende il giudizio della Consob previsto entro maggio.

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